Si chiama Socality Barbie e il suo profilo in soli tre mesi è stato raggiunto da oltre 500mila follower, ecco come la bambola più famosa del mondo è diventata una vera icona hipster!
E’ vero, su Instagram mooooolto spesso siamo tutti uguali, postiamo fotografie che ritraggono sempre immagini simili: colazione, cibo, l’ultimo taglio di capelli, panorami, selfie, shopping.. Alzi la mano chi non ha postato almeno una di queste, ovviamente ritoccate con filtri di ogni genere…pure io ho il mio preferito! ahhaha
Ma torniamo a Socality Barbie…Dietro al progetto c’è una fotografa specializzata in matrimoni di Portland, Oregon. Per il momento preferisce rimanere anonima per “conservare l’autenticità di Socality Barbie”. In generale, il profilo nasce con l’obiettivo di criticare l’omologazione sui social e si propone di “combatterla” attraverso l’omologazione stessa. “Punzecchiare gli stereotipi più basici su Instagram attraverso la bambola più basica di sempre”.
E scommettiamo che saranno in molti a sentirsi ”punzecchiati”.
Così la bambola più famosa in tutto il mondo, lo è diventata anche su Instagram! Posta citazioni colte, che non vogliono dire nulla, sotto gli scatti di paradisi naturali..si fa il bagno e inventa per ogni post infiniti #. Accanto ad ogni foto una didascalia fatta a puntino, sempre ricommentata dai suoi innumerevoli follower. Sembra l’identikit dell’ultima blogger/vlogger/influencer che avete iniziato a seguire su Instagram. E, invece, stavolta la protagonista è una Barbie.
Un profilo-parodia che in meno di tre mesi d’attività, è riuscito a ottenere più di un milione di follower. Persone di ogni sesso ed età che, con attenzione, seguono (e apprezzano) tutte le vicende della loro eroina.
Socality Barbie resta però una bambola di plastica che adora scattarsi selfie e comunicare con gli altri attraverso i social, raccontando ogni istante della sua giornata, somiglia a qualcuno di noi?
A voi un po’ di immagini!
L’idea è ovviamente geniale e chiaro l’obiettivo dissacratorio dell’autrice. Ma un milione di follower dà da pensare. Molto.
Grazie per questa interessante notizia, soprattutto per chi, come me, lavora nel settore della comunicazione. Ormai anche la plastica può dire la sua.
Brava. Ciao, Piero
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Di niente 😉 Di cosa ti cosa ti occupi?
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Dopo alcuni lustri passati al servizio altrui, sono consulente free lance nel campo della comunicazione nelle sue varie forme, dal semplice marketing di prodotto alla brandizzazione aziendale, passando per vision, mission, obiettivi, strategia, quality of execution. In due parole: sfide moderne. 🙂
E tu?
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Io per ora sono content executive (adetta descrizione prodotti) presso un e-commerce…ma in realtà vorrei lavorare in un ufficio stile o nel mondo della grafica xD
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Interessante! C’è una tua mail da qualche parte? Non si sa mai. Progetti, per quanto riguarda me e altri soci, ce ne sono anche se non immediati.
La mia mail è nel profilo gravatar e comunque c’è il modulo contattami nella pagina “chi sono” del blog.
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Certo elena.borrelli@hotmail.it la inserirò anche nel blog 🙂
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Ottimo. Registrata. Ti tengo aggiornata di eventuali sviluppi. Ciao, Piero 🙂
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interessante grande
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😉
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la trovata è originale ed ironica…probabilmente neanche la creatrice immaginava di avere tutto questo seguito…ma, come ha detto sopra l’amico Piero, la cosa da veramente da pensare… a questo punto si potrebbe controbattere con “sociality Ken”… 🙂
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Hahahhaha hai proprio ragione! Hanno provato a farlo hahha ma ha 80 follower xD forse ha un altro nome hahhaha
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questo dimostra che gli uomini non contano una mazza….ahahaha
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Hahahahahahahahahhaha
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